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Coda alla vaccinara e purè liofilizzato

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Amica di Lella · 20 Marzo 2016

     


Purtroppo il gruppo di autostima è finito e all’ultimo incontro eravamo tutti molto tristi. Io, ma non sono stata l’unica, ho fatto anche qualche lacrimuccia. Anche se ci siamo ripromessi di continuare a vederci sappiamo che non sarà più come adesso. Sabato sera ci sarà la cena di fine corso. Che triste!
L’influenza è passata ma mi ha lasciato una bella tosse che mi tormenta soprattutto di notte. Nonostante questo mi sento di buon umore e carica di energia nuova. Forse sento la primavera. Al lavoro in questi giorni in ufficio c’è un po’ di calma ma la settimana scorsa è stata infernale. Io e Alessandra, la mia collega, dovendo portare in giro i clienti abbiamo sempre mangiato al ristorante. Ogni tanto anche il nostro capo ci faceva compagnia. La sera arrivavo a casa distrutta e quasi quasi G., poveraccio, non lo vedevo neanche. Comunque è andato tutto bene a parte qualche piccolo imprevisto. Alla fine Dominici, il mio capo, ci ha fatto i complimenti. Ci credo ci siamo fatte un culo! Un giorno uscendo dal ristorante prendendomi a braccetto ha detto -
In questi giorni, cara mia, sei particolarmente spumeggiante…cosa ti succede?- L’ho guardato sinceramente stupita perché di solito parla il minimo indispensabile e ho farfugliato una stupidaggine qualsiasi. Non contento ha ripetuto con Alessandra -Non sembra anche a te che in questo periodo sia diversa?- -E’ vero. Non avrai mica l’amante?- ha detto lei ammiccando. Li ho guardati sbalordita, loro sono scoppiati a ridere.






In questo periodo Lella l’ho sentita solo per telefono. Spero di vederla presto, magari anche sabato prossimo se è libera.
Ieri sera mi ha telefonato alle nove. Io ero già a letto con gli occhi quasi chiusi ma nonostante questo è stata una lunga chiacchierata. Quasi un’ora. Nel suo reparto le sue colleghe parlano sempre di roba da mangiare e programmi di cucina. Lei si annoia con quei discorsi ma un pomeriggio che era di riposo se l’è presa comoda e sdraiata sul divano ha guardato un po’ di tivù ed è capitata su un famoso programma di cucina. Parlavano di un piatto romano: la coda alla vaccinara. E fin qui tutto bene.
A questo punto però  mi ha detto –
Sai con cosa hanno accompagnato questa bella ricetta?-
-
Non saprei proprio…-
-
Con un bel purè fatto con le bustine!-
Sono scoppiata in una gran risata. Mi sono fermata solo quando ho cominciato a tossire di brutto.
Allora ho chiesto  –
Come con le bustine? Ma quelli già pronti?-
-
Si, si quelli in polvere!- ha risposto la mia amica fenomenale.
-
Ma dai in un programma di cucina? Non ci posso credere…sono proprio fuori!-
-
Infatti! E ti dirò di più, era così scema quella tipa che ha anche sbagliato a prepararlo!-
-
Ma forse faceva apposta…- ho detto incredula - magari era una presa in giro del programma vero.-
-
No non era una presa in giro e quella tipa ha scritto anche un sacco di libri di cucina.-
Abbiamo cominciato a ridere e non riuscivamo più a smettere. Poi a un certo punto tornando seria ha detto –
Pensa che una volta li guardavo anch’io quei programmi. E mi sembravano perfino istruttivi! Certo che ne ho fatti di passi avanti!-
-
Eh si.-
Abbiamo riso ancora parecchio col purè liofilizzato poi le ho raccontato quello che mi ha detto il mio capo. E’ rimasta un po’ in silenzio poi ha detto –
Dai confessa…hai l’amante!-
-
Si nell’armadio!
-
Beh è un classico!- ha detto Lella continuando a ridere. Poi G. è entrato perché cercava un paio di pantaloni pulito. Ha aperto l’armadio. Era troppo, non riuscivo più a fermarmi.
Comunque alla fine, io e Lella, siamo riuscite a metterci d’accordo per sabato pomeriggio.









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