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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Amica di Lella · 30 Novembre 2015






Mercoledì scorso era il venticinque novembre. Sono andata con Lella a un incontro serale sulla violenza sulle donne. E’ venuto anche G. Incredibile ma vero ha rinunciato alla sua serata di burraco.
C’è stata la proiezione del video “Processo per stupro” del 1979. La vittima era proprio giovanissima quasi una bambina, fa veramente pena. E quei giudici uomini adulti la tartassavano senza nessun rispetto! Faceva un po’ venire in mente l’inquisizione contro le streghe! Noi, io e Lella, eravamo troppo piccole in quel periodo e non avevamo mai sentito parlare di questa storia. Inoltre in casa nostra, mia e di Lella, di certe cose non si parlava.
Guardando quelle immagini sentivo montarmi dentro una rabbia, una voglia di ribellione, di giustizia e contemporaneamente una sensazione di rassegnata impotenza. Quando si sono accese le luci stavo male.
Per fortuna poi c'è stato il dibattito che è stato bellissimo, anzi splendido. Era condotto da quattro donne un’avvocatessa, un’assistente sociale, una psicologa e una ragazza vittima di stalking. L’avvocatessa ha iniziato parlando della legge che punisce gli atti persecutori. Ha parlato molto bene chiarendo che, anche se spesso le istituzioni sembrano sorde e in certi casi lo sono, è fondamentale denunciare ogni forma di violenza subita.
Dopo di lei ha preso la parola l’assistente sociale. Ha spiegato a chi rivolgersi in caso di bisogno, cosa sono i centri Antiviolenza e dove si trovano.
Poi è stata la volta della psicologa. Con poche semplici e chiare slides ha illustrato quali sono i pensieri negativi che attanagliano la mente delle donne perseguitate e perché è così difficile riuscire a denunciare i propri aguzzini. Questo intervento, devo essere sincera, mi ha molto impressionato. Mi sembrava impossibile però alcuni pensieri mi appartenevano molto. Ho tirato fuori il fazzoletto più volte per soffiarmi il naso e asciugarmi gli occhi cercando di non farmi vedere. G. come al solito mi ha sgamato ma per fortuna è stato zitto.





Ma l’intervento veramente straordinario è stato l’ultimo, quello della ragazza vittima di stalking. L’ha realizzato in collaborazione con il centro Antiviolenza che l’ha assistita. All’inizio le immagini, tutte fotografie sue, erano sfuocate e in bianco e nero. Poi man mano che le diapositive scorrevano e lei prendeva coraggio e si faceva forza, tutto diventava più nitido e colorato. Al termine c’è stato un applauso travolgente e lei era molto commossa. Prima della fine ha aggiunto solo poche parole. -Non mi aspettavo tutto questo successo. In programma c'è anche un progetto per portare la mia esperienza nelle scuole medie e superiori.- Altri applausi. All’uscita raccoglievano dei fondi per i centri contro la violenza sulle donne e io, nonostante l’occhiataccia di G., gli ho mollato cinquanta euro. Siamo usciti e camminavamo pensierosi e senza parlare. Poi Lella ha rotto il silenzio –Triste…- - Si abbastanza.- ha detto G. Ha guardato il volantino che ci avevano dato e guardando la bibliografia ha detto - Questo libro l’ho letto. E’ splendido!- - Quale?- ho fatto curiosa – Questo – ha detto lui indicandolo col dito sullo stampato - “Donne che amano troppo” della Norwood…- L’ho guardato incredula e lui sorridendo ha avuto la spudoratezza di dire – Ci sarà un motivo se mi hai sposato? O no?- - Ma chi te l’ha dato? Dove l’hai preso?- - Era sulla scrivania di una mia collega al lavoro. Lo leggeva in treno mentre tornava a casa. Quando l’ha finito me l’ha prestato.- Guardo la mia amica  e dico convinta - Vogliamo leggerlo anche noi. Vero Lella? Chiedi alla tua amica se te lo presta ancora.- G. guarda un po’ me e un po’ Lella -Guardate se volete io glielo chiedo ma è talmente bello che dovreste comprarvelo e consigliarlo come lettura ad altre donne!- Lella apre la portiera e prima di salire in auto ci bacia entrambi e ridendo dice - Stasera sei così saggio che seguiremo il tuo consiglio e lo compreremo. Passo domani in libreria e lo ordino anche per te, tesoro.- Poi rivolta a G. - A parte gli scherzi grazie del consiglio…- - Di niente carissima! Non tutti gli uomini sono degli stronzi!- Poi mi prende sotto braccio e insieme ci dirigiamo verso la nostra macchina.

E io penso ma che razza di uomo è questo qui?












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