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L'amica di Lella va a cena con quelli del gruppo di autostima

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Amica di Lella · 30 Marzo 2016






Mercoledì sera: burraco. Quindi serata di sole donne. Io, Lella e Mariù. Arrivo da lei puntualissima col gelato. Appena apre la porta il ciclone di peluche (Mariù) mi salda addosso. Traballo cercando di salvare il prezioso pacchettino. – Dallo a me…- dice Lella prendendolo e mettendolo al sicuro in cucina. - Mamma che profumo, cosa hai preparato di buono?- dico togliendomi la giacca.
-
Polenta con sugo di porcini secchi.- dice spegnendo il fornello- In salotto c’è anche un antipastino con cocktail analcolico.-
Mi siedo sul divano mentre Lella arriva con un vassoietto di tartine e due flute. Ho molta fame e in poco tempo slampo tutto. –
Veramente buone le tartine. Anche il cocktail. Cos’era?-
-
Arancia e fragola. Le tartine ho trovato una ricetta ultra veloce su internet.-
-
Non so come fai a trovare il tempo di fare tante robe.
-
Sono una maga. No dai… avevo preparato ieri il sugo coi funghi e la salsetta per le tartine. Oggi ho preparato solo il cocktail che si fa in poco tempo.-
Si siede anche lei sul divano, beve con calma mentre mi racconta di Pietro. –
Vuole prendere un altro cane perché in casa si sente solo.-
-
C’è una mia collega che regala tre cuccioli. Posso sentire se vuoi…-
Chiacchieriamo e Mariù dorme pacifica nella sua cuccia.
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Com’è andata la cena col gruppo di autostima?- mi chiede alla fine Lella preparando le coppette per il gelato. Inizio a raccontarle della serata ma anche di altre cose successe durante gli incontri. Ultimamente tra la mia influenza e gli impegni in ufficio ci siamo viste poco e ci dobbiamo aggiornare. Lei mi ascolta poi dopo un po’ mi domanda – Cos’ha cambiato nella tua vita partecipare a questo gruppo?-
La guardo silenziosa -
Ancora non so. Però tutte le persone che conosco, anche conoscenze superficiali, mi domandano cosa ho fatto. Per esempio l’altro giorno quella del bar mi ha chiesto come mai sono così sorridente ultimamente…Poi mi ha chiesto se aspetto un bambino.-
-
G. cosa dice? Ha notato dei cambiamenti?-







- Non dice niente.-
-
Ma tu ti senti cambiata? -
-
Un po’ si. Avrei voglia di cose nuove. Mi è venuta voglia di far restaurare quel vecchio divano che ho in garage. Ma ancora non l’ho detto a G. So già quello che mi risponderà.-
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Cioè?-
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Fai pure.-
-
Ti scoccia andare a fare due passi? Mariù deve fare i bisognini.- Continuiamo la nostra conversazione passeggiando. La cagnetta al guinzaglio odora ogni ruota, ogni cestino dei rifiuti, ogni roba.
-
Gli altri del gruppo cosa hanno cambiato?- mi domanda Lella cercando di allontanare Mariù da una porcheria che la attrae tantissimo.
-
Beh uno ha deciso di sposarsi, un altro vuole riprendere a studiare, una ragazza è rimasta incinta. Insomma tutti più o meno stanno riconsiderando le scelte di vita fatte fino a questo momento.-
-
E tu?- Io…io…Mi vengono le lacrime agli occhi e non riesco a rispondere- Ehi che succede sorellina? Dai, dai non fare così…-
-
Scusa, sono in momento di confusione, non so cosa mi sta capitando. Mi sembra che la mia vita sia estremamente piatta e dentro di me do tutta la colpa a G. Ma non è giusto.-
Lella mi porge un fazzoletto di carta e mi fa una carezza. Mariù nel frattempo è entrata in una bella pozzanghera e ci strappa una risata. Parlando e camminando non ci siamo accorte del tempo che passava e si è fatto parecchio tardi. Torniamo indietro a passo veloce. Sotto casa sua la saluto.
-
Ti chiamo domani sera. Anche a me è successa la stessa cosa. Rendermi conto di certe situazioni mi ha fatto stare male però poi mi si è aperto un mondo nuovo. Abbi fiducia.- Mi da un bacio.
-
Speriamo…- dico mogia. Salgo in auto e mi allontano lentamente. Il paese stasera mi sembra troppo illuminato.
Avrei voluto dormire da lei stanotte.













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