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L'invidia che brutta bestia!

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Amica di Lella · 10 Luglio 2015





Tra cinque giorni partiamo, non vedo l’ora. Sto già preparando le valige. Comincio a prepararle con molto anticipo. E’ una terapia antipanico che su di me funziona. Oggi con Lella vado a comprare le ultime cose che mi mancano: un paio di scarpe di tela nuove e un asciugamano da mare.













Alla fine del nostro shopping siamo abbastanza piene di pacchi e pacchetti. Ci sediamo a bere qualcosa. Io prendo il chinotto, Lella un caffè freddo. Mentre ci rilassiamo, guardandoci un po’ intorno noto una donna che si avvicina a noi. Lella si alza, le due si salutano affettuosamente e poi si mettono a parlottare a voce bassa. Non capisco cosa si dicono. Poco dopo la signora se ne va ma prima di andarsene dice con la mia amica - Non te la prendere per l’altro giorno, è fatta così!- Lella torna a sedersi di fianco a me, deve ancora finire il suo caffè freddo. Sono sempre stata molto curiosa, certe volte odio questo aspetto del mio carattere, e le domando – A chi si riferiva con quella frase?-. Lei sbuffa e poi sbotta stizzita -A una deficiente della direzione sanitaria.- Lella inizia a raccontarmi le vicende di questa tizia, che qui per chiarezza, chiameremo Grimilde, come la matrigna di Biancaneve. E’ sua coetanea e fino a due anni fa condivideva con lei il problema del peso. Fino a quel momento erano state abbastanza amiche. Si consigliavano tra loro per quello che riguardava le nuove diete e i negozi migliori per le persone di taglia abbondante. Ma da quando Lella ha iniziato ad andare dalla Gustalavita il loro sodalizio si è rotto. Non sarebbe grave se non fosse che, da quel momento, Grimilde le ha dichiarato guerra. Non manca occasione per criticarla commentando acidamente ogni nuovo look che sfoggia. Negli incontri di lavoro cerca sempre di metterla in ridicolo di fronte a tutti. Si scatena soprattutto quando qualcuno si complimenta con la mia amica per qualche particolare, la pettinatura o il trucco, per esempio. Allora in quei casi diventa proprio patetica. –Io credo che quello che la infastidisce di più non sia che ho perso peso, ma che si vede che sto bene, che sono diversa da prima.- - Può essere. In effetti, peso a parte, hai uno sguardo e un sorriso diverso. Sprizzi salute e ottimismo da tutti i pori.- - Molta gente me lo dice. Vedi – mi dice abbassando un po’ la voce- quello che mi ha sempre fatto rabbia è stato il rendermi conto di ripetere sempre gli stessi errori. Scivolare sempre sulla stessa buccia di banana. Anche se sai cosa sbagli al momento opportuno ci ricaschi dentro a piedi pari come tutte le altre volte precedenti. Da quando ho iniziato a seguire i consigli e leggere i libri che la Gustalavita mi ha suggerito ho imparato a usare gli sbagli e trasformarli in opportunità per migliorarmi. Insomma senza tanti panegirici, è vero mi sento diversa. Più forte, più ottimista, più corazzata contro le difficoltà di ogni giorno. Forse è il traguardo dei quaranta che cambia qualcosa. Ti senti il bruciore al culo, inizi a pensare o adesso o mai più!- Resto in silenzio per un po’ poi le domando -Non ti fa un po’ pena quella tipa lì?- alludendo a Grimilde -Forse mi farebbe pena se non fosse diventata così stronza con me. Adesso mi fa solo rabbia! Ma vedrai che prima o poi la metto al suo posto come si merita. Da quando ho fatto il gruppo di autostima sono diventata di un cattivo!!!- Finisco il mio chinotto rimasto ancora a metà e le propongo un selfie con le nostre nuove compere da condividere su facebook. Il selfie è talmente bello e noi così sorridenti che Lella lo condivide subito sul social. Guarda il cellulare e dice -Già cinque MI PIACE!- - Sei proprio fuori!- commento ridendo dopo aver pagato. Usciamo dal bar a braccetto come due vecchiette arzille e un po’ ubriache!








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