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Lella e Mariù

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Lella · 10 Agosto 2015








Sto cominciando a preparare i bagagli per partire con G. Vestiti comodi, pantaloni, magliette, un vestito elegante. Scarpe da passeggio e da montagna, sandali frou-frou. Non devo dimenticare le ciabatte che magari un salto al mare o alle terme può darsi che lo facciamo. Sono contenta di partire con lui. Non gli ho detto che la destinazione non mi fa impazzire. Direbbe che sono pazza, dato che l’ho decisa io. Ma l’ho scelta perché a lui piace camminare. Quello che mi importa, in fin dei conti, è passare qualche giorno in pace con la mia dolce metà. Spero in questo periodo di riuscire a tornare sulle cose venute fuori durante la nostra litigata. Dopo aver fatto la pace non ne abbiamo più parlato. Io credo invece che sarebbe importante chiarire alcuni punti emersi in quella occasione.





In uno slancio di generosità preparo qualche vestito anche suo. Metto le sue cose in bella vista sul suo comò, così di sicuro lui le vede. Spero. Gli tiro fuori tre paia di scarpe da montagna e altre più da città. Adesso vado a preparare la cena. Mi sento proprio una brava mogliettina!

-
Vado a salutare mia madre. Vieni con me?- mi dice G. alzandosi da tavola. Eh, la mamma è sempre la mamma, penso dentro di me. Mi guardo bene dal dirlo! – No devo finire di preparare delle cose. Salutala da parte mia. – dico mentre sta uscendo. In realtà voglio telefonare a Lella. E' in vacanza da sola con Mariù in un agriturismo con strutture apposta per piccoli animali da compagnia. Per essere una brava mogliettina sono leggermente perfida!

Al telefono la sento di buon umore –
Se vedessi certi padroni di cani! Ho visto di quelle robe! Non puoi più dirmi che sono esagerata con Mariù!-







A parte questo mi racconta di belle passeggiate la mattina presto in riva al mare e alla sera al tramonto. – Uomini?- domando maliziosa.- Sempre la solita! Neanche uno pappabile!- - Vuoi dirmi che nessuno ti fila?- Inizia a ridere e poi dice che si, ce n’è uno che la corteggia. –Ma non preoccuparti – conclude- è contro ogni tentazione!- Poi prende a raccontarmi che quando è a tavola osserva gli altri mangiare. Adesso, dopo la Gustalavita, nota che tutti gli altri fanno un sacco di errori. Gli stessi che faceva lei prima di andare dalla dottoressa. C’è un buffè libero e molte persone hanno notato che sceglie gli alimenti con cura. Molti le domandano che dieta sta facendo e siccome tutta questa curiosità sulla sua alimentazione la disturba alla fine ha inventato una scusa e amen. Adesso dice a tutti di avere una sindrome particolare per cui non può mischiare troppi alimenti insieme. L’hanno guardata in modo strano allora si è affrettata a chiarire che non è una roba contagiosa. Adesso non fanno più domande. Chiudo la chiamata proprio mentre G. apre la porta -Ho preso il gelato.- dice andando in cucina. La carta della confezione è quella della gelateria migliore della città! Prepara due coppette e mi porge quella con i miei gusti preferiti.


So cosa pensate...


NON MI MERITO UN MARITO COSI’! MA ANCHE LUI PUO’ LECCARSI LE DITA CON UNA COME ME!












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