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Quinto incontro del gruppo di autostima. Esercizio n°3: non sono d'accordo

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Autostima · 10 Maggio 2015










Domani G. compie trentanove anni e non so proprio cosa regalargli. L’anno scorso gli ho regalato una scacchiera perché gli era venuta la mania degli scacchi ma è stata solo una meteora passeggera. Ormai è un pezzo che non la guarda più. Ho provato a indagare per vedere se gli interessava qualche libro sul burraco, ma mi ha risposto che vince anche senza libri.
Modesto!
Per la bicicletta ha tutto e di più. Credo che ricorrerò a Lella.  Di sicuro lei mi tirerà fuori dai guai.
Oggi, mentre uscivo dal lavoro, mi ha telefonato.
«Ho avuto un’idea fantastica!» sono rimasta un po’ senza parlare, allora ha aggiunto «per il compleanno della tua dolce metà!»
«Cosa?»
Non ha voluto dirmelo e adesso sono in libreria che la aspetto e ancora non so cosa le frulla per la testa. Ed è pure in ritardo. Finalmente varca la porta, mi lancia un ciao e si fionda all’espositore delle smart box.
«Vuoi prendergli una di queste?»
«Si, ma non una qualsiasi.»
«Ma quanto mi vuoi far spendere?»
Non mi bada, cerca il commesso e si mette a confabulare con lui.
«Bene arriva domani!»
«Ma cosa?»
Sorride.
«La smartbox col weekend da falconiere. Mi sembra perfetta per il tuo maritino. Andiamo a berci qualcosa prima di andare a casa?»
«Ma si, dai…»
Al bar, bevendo il suo succo di frutta, Lella mi parla dell’ultimo incontro del gruppo.
«Ormai è come una telenovela per me.» dico ridendo.
«È stata rappresentata una discussione tra l’impiegato di banca e una sua collega per le ferie estive. Purtroppo l’ha avuta vinta la collega e Leandro ha dovuto cambiare i suoi programmi.»
«Come ha reagito?»
«Purtroppo proprio come faccio io. Ha iniziato a sbuffare e a rompere i coglioni per ogni sciocchezza attirandosi le antipatie di tutti i colleghi.»
Scoppio a ridere di gusto.
«C’è poco da ridere. Ha detto che in casa sua tutti si comportano così e lui non se n’era mai accorto. Ti dirò che vedendolo rappresentato mi sono accorta di che rapporti sbagliati c’erano nella nostra famiglia. Sono rimasta un po’ turbata.»
«Stanno saltando fuori veramente tutti gli scheletri nell’armadio.»
«Già… E ti dirò di più. Sto modificando certi modi di fare che avevo da sempre. Ieri, per esempio, durante l’assemblea condominiale sono riuscita a non arrabbiarmi orrendamente. Discutevano del solito tubo in giardino. Mi sono fatta coraggio, ho fatto tre respiri profondi, e ho detto  “Io non sono d’accordo!” Tutti si sono girati a guardarmi stupiti perché normalmente non parlo, urlo. Adesso quando mi incontrano per le scale mi salutano più sorridenti. Credimi è un’altra vita…»  mi dice bevendo l’ultimo sorso del suo succo.
«Insomma a quasi quarant’anni stai rivoltando la tua vita come un calzino!»
«Avevi dei dubbi?»
«No! Neanche mezzo…»










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