Regali indigesti
COMUNICATO:
I RACCONTI DI LELLA SI FERMERANNO COL TRENTA DI AGOSTO E RIPRENDERANNO COME AL SOLITO DAL 10 DI NOVEMBRE. NEL FRATTEMPO PERO' POTRETE REGOLARMENTE AGGIORNARVI SU QUELLO CHE SUCCEDE NEL GRUPPO CIBO AUTOSTIMA SERENITA' IL 5 E IL 25 DI OGNI MESE, COME DI CONSUETO.
Il mio entusiasmo per il regalo di G. dopo i primi giorni ha cominciato a diminuire sostituito via via sempre più da una sensazione di fastidio e insofferenza nei suoi confronti. Mi scopro a pensare ogni giorno di più alla nostra situazione. Rimugino e in certi momenti mi sembra di stare scrivendo una lettera a me stessa. Ho tentato di spiegarlo a Lella durante una telefonata fiume ma temo con scarsi risultati!
- Allora raccontami che al telefono non ho capito tanto.- dice Lella togliendo il guinzaglio a Mariù. La cagna scappa subito via. Trova un compagno di giochi tre volte più grande di lei e felici scorazzano insieme per il parco, attirando l’attenzione di tutti. Noi invece ci sediamo sul prato.
- Comincia prima tu… Dopo ti prometto che ti racconto tutto. Ometto solo i particolari piccanti.-
- Voglio anche quelli!-
- Vedremo…-
- Allora - inizia la mia amica mettendosi comoda – ho deciso che il prossimo weekend porto Pietro a Sirmione. E’ troppo bello e lui non l’ha mai visto. Ho prenotato un B e B in campagna con piscina. Ho deciso che gli offro tutto io. Voglio fargli un regalo.-
Sospiro – Tutti che fanno regali. Mi sento una gran tirchiona!-
- Perché dici così?-
- Ti spiego dopo…-
- E’ vero mi sento in vena di regali. E sai perché?- dice abbassando il tono di voce. La conosco troppo bene per non capire che sta per essere travolta dal sentimento.
- Dimmi…-
- Pietro ha stravolto la mia vita. Mi sembra un sogno che un uomo così ami proprio me. Lo so che è impossibile, ma non riesco a trovargli un difetto! E’ grave?-
Mi viene da ridere - Abbastanza! Però vedrai passa col tempo.- La osservo, quando parla di lui ha lo sguardo sognante come quello di un’adolescente alle prime armi. Strabiliante in una donna quasi quarantenne. La trovo fantastica in questa fase della sua vita.
- Sai mi succede una cosa che mai avrei creduto possibile. Penso ai bambini!-
Sono sbalordita, incredula. Non sembra più lei: - Addirittura?! Questo mi sembra veramente il colmo! L’hai detto a lui?-
- No perché sono pensieri campati per aria. Vanno e vengono così con le nuvole.- abbassa lo sguardo mentre parla come se si vergognasse di quello che sta dicendo. Io sono molto seria mentre le parlo. Mi guarda incuriosita.
–Siamo troppo vecchi per dei figli.- dice lei. Ma io insisto nel dire che deve condividere con il suo compagno quello che ha per la testa. Sono abbastanza sconvolta ma cerco di non farlo vedere. Però poco dopo mi domanda – Non ti aspettavi qualcosa del genere?-
- Confesso di no. Sarà l’orologio biologico e tutte quelle fesserie?-
- Non lo so. Comunque tranquilla non è che non ci dormo la notte su queste storie. Adesso dimmi di te e G.. Avanti… io ho detto tutto, adesso tocca a te!-
Cambio posizione e mi sdraio su un fianco guardandola in faccia.
- G. mi ha regalato una macchina fotografica fantastica con vari obbiettivi ed altre cose. Mi ha lasciato senza parole. E’ stata una serata molto romantica.-
- Che tesoro!-
-Si, sicuramente mi vuol bene ed anch’io gliene voglio. –
- Ma c’è un ma…-
- Già purtroppo c’è un ma… Continua a esserci qualcosa in lui che non sopporto più! E questo suo atteggiamento così premuroso peggiora le cose dopo un po’. Lì per lì mi sembra bellissimo, ma poi inizio a sentirmi in colpa e a domandarmi se non sia una maniera per comprarmi. Tu che ne pensi?- La guardo perplessa aspettando la sua opinione.
- Non credo lo faccia con quell’intento, ma piuttosto per farti capire che ti vuol bene. Usa le armi che ha per combattere questa battaglia. Però non credo che tu debba lasciar perdere la questione. Mettere la testa sotto la sabbia non è mai una soluzione e la vostra relazione rischierebbe di uscirne indebolita.–
- Credo che tu abbia ragione. Come sempre del resto. Vorrei rimettere a posto le cose, ma come?-
- Contatta la Mimeritodipiù. Penso che il consiglio di una professionista valida in questi momenti sia l'unica roba intelligente da fare. Alcuni si rivolgono alla chiromante, ma non ti ci vedo. E a G. meno che meno.- Oggi neanche lei riesce a farmi ridere. Mi alzo, Lella richiama Mariù e ci salutiamo. Salgo sulla mia bicicletta pensierosa e triste.
Cosa mi aspetta?
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