Vivere è faticoso...
Vita da scimmie
Un’altra settimana da incubo!
Sono stufa di tutto, vorrei scappare su un’isola deserta. Solo palme, scimmie e banane!
Stasera anche se è la mia serata libera sono a casa. Ieri Lella mi ha chiamato per chiedermi se ero disponibile ed è rimasta un po’ male quando le ho detto di no. Ma non ho voglia di niente e sono molto incazzata. Col mondo, ma soprattutto con la mia collega. E’ in malattia, fino a quando non si sa. Mi alzo a fatica perché sento suonare il telefono. E’ Lella.
– Pronto… -
- Come va?-
- Male!- rispondo con un sospiro. Le racconto del lavoro, anzi del super lavoro. Lei mi ascolta e dopo un po’ chiede - Cos’ha la tua collega, qualcosa di grave?-
- Fino a qualche giorno fa sembrava di si. Per fortuna adesso hanno capito che è una reazione auto immune scatenata da un integratore di non so che tipo. Ha la glicemia tutta sballata. Non sanno quanto tempo ci vorrà per rimetterla a posto.-
- La Gustalavita me lo diceva sempre di non prendere quelle porcherie. Costano un sacco di soldi e sono dannose.- conclude Lella. Continuo a parlare di un po’ di cose fino a quando lei mi interrompe dicendo – Ti sento tanto giù…-
- E’ vero – ammetto – avrei veramente bisogno di qualche giorno di ferie. –
- Parlane al tuo capo…-
- Hai ragione. – La saluto dopo averle promesso di passare a trovarla prossimamente.
- Come va l’umore?- mi domanda il giorno dopo.
-Sono passata per un saluto veloce. - dico sedendomi sul divano. Lei mi porge un bicchiere con l'aperitivo alla fragola - Comunque sto meglio. Almeno di morale. La mia collega torna lunedì e io ho preso una settimana di ferie alla fine di questo mese. E sai cosa faccio?-
- Non saprei …-
- Vado a fare qualche giorno di relax da sola in un centro termale in Toscana.- dico con voce un po’ piatta.
Lei è più contenta di me di questa novità. - Ma splendido! E G. cosa dice?- domanda ridendo.
- E’ rimasto un po’ sbalordito all’inizio. Poi mi ha chiesto se poteva raggiungermi nel fine settimana. Ho detto di si, mi faceva un po’ pena. – Appoggio il bicchiere vuoto sul tavolo. Faccio per alzarmi ma Lella mi ferma.
- Senti perché non telefoniamo agli uomini e gli proponiamo di venire qui a mangiare una pizza? Noi intanto la ordiniamo da Mimmo…-
- Dai va bene. – mi rimetto seduta.
Riprendiamo la conversazione interrotta. – Certo che stai facendo di quei cambiamenti…epocali. Come la prende G.?- dice riempiendomi ancora il bicchiere.
- E’ stupito. Mi sembra anche impaurito certe volte. Sicuramente non capisce cosa mi sta capitando. Non lo so neanch’io certi giorni. Però intuisco che in qualche maniera mi sta succedendo qualcosa di buono.-
Lei si alza, va in cucina e ne esce poco dopo con il necessario per apparecchiare la tavola. Io metto la tovaglia, i bicchieri, le posate, lei intanto tira fuori dal frigorifero qualche birra.
Dopo qualche minuto di silenzio dice - Non credo che sia facile per lui.-
-Di sicuro. In alcuni momenti sembra in attesa di qualcosa. A volte ha una espressione così abbattuta, così triste… Mi fa venire voglia di consolarlo. Ma poi penso che a me non mi ha mai consolato nessuno. A parte te in certi momenti… -
- Le amiche a questo servono… gli uomini servono per altre robe. – In quel momento suonano alla porta. Lella apre poi mi guarda – Sono loro. Shshsh!- dice con l'indice sul naso come i bambini.
Mi strappa una risata.
Relax