Amuchina
Oggi, io e Lella, ci siamo date appuntamento dal parrucchiere. Ci piacciono questi rendez-vous così mondani, ci aiutano a combattere la noia che impera in questi posti. Aspettiamo e intanto guardiamo il video delle sfilate di moda proiettato nello schermo di fronte a noi. Dopo qualche minuto ci guardiamo in faccia stufe delle modelle che sfilano tutte uguali e cominciamo a chiacchierare dei fatti nostri. Lella mi racconta che da qualche settimana è arrivata in dialisi da loro una signora poco più che quarantenne, abbastanza simpatica. Si chiama Costanza, ha due figli e insegna filosofia. E’ sempre bella, elegante, gentile. Quando è attaccata alla macchina che le ripulisce il sangue legge o corregge i compiti dei suoi studenti. E’ diventata molto amica di Enrica, una donna non sposata che accompagna sempre la madre anziana. Vive ancora con lei. Sta seduta e legge il giornale alla madre che ci vede poco, ogni tanto lavora a maglia. Enrica ha un cane di nome Pablo che è il vero padrone di casa ed è come un figlio per lei. Lo chiama con vezzeggiativi bizzarri tipo bruscolino, funghetto, cuoricino della mamma. Ha la sua branda, la sua copertina, il suo piattino, il guinzaglino, il suo cappottino. Ogni volta quando arrivano, ormai per abitudine, prima di dedicarci alla madre, chiediamo come sta Pablo. Enrica e Costanza hanno fatto amicizia in fretta. Chiacchierano e ridono rumorosamente anche, a volte. Portano allegria. Lella ascolta i loro discorsi senza fare commenti. Mi riferisce quello che le due amiche si sono dette ieri.
Parlavano dei lavori domestici e Costanza diceva all’altra – Io non potrei tenere un cane... -
- Perché? Ti farebbe tanta compagnia! – dice Enrica mettendo una copertina sulle gambe della madre.
– Ah non lo metto in dubbio ma, sono troppo pignola per l’ordine e la pulizia. Mi sento a posto solo quando la casa è tutta perfettamente pulita. -
- Non sai cosa ti perdi! -
- Son convinta, ma già mi arrabbio tanto con i miei figli per queste cose che se avessi un cane credo che andrei proprio fuori di testa. Pensa che certe volte apro l’armadio e controllo che non ci sia polvere negli angoli, dietro i vestiti. Sono molto puntigliosa per quello che riguarda l’igiene. Disinfetto sempre tutto con l’amuchina. Portiamo tanti germi in casa dall’esterno, figurati un cane col pelo cosa ti porta dentro! Mi disinfetto anche spesso le mani, mi fa sentire più tranquilla.–
Agenti infettivi
Enrica si mette a ridere, tira fuori il telefono e le mostra le foto di Pablo dicendo – Ma non sei un po’ esagerata? Guarda il mio Pablo, invece, quanto è bello! –
Lella mi guarda, si mette a ridere poi dice – Sono fuori tutte due le tipe ma sai cosa ho pensato sentendo questi discorsi? -
- Non saprei… -
- Mi sono chiesta, se Costanza avesse pensato di più a se stessa e al suo benessere sarebbe già in dialisi alla sua età? Ho tanto l’impressione che noi donne ci perdiamo spesso dietro le stupidaggini e non diamo il giusto valore alle cose importanti. E’ triste. –
Alzo gli occhi e nel video di fronte a me, le modelle continuano a camminare ondulanti, imperterrite e perfette – Si è vero. Ci accaniamo contri i germi quando invece il primo nemico di noi stesse siamo noi! –
Mi alzo e mi avvio verso il lavaggio pensando che ci vorrebbe proprio una bella rivoluzione.
Per oggi, però, mi accontento di farmi bionda!