Capodanno a quattro
Con G. è iniziata una timida primavera. I primi giorni dopo il weekend a Merano c’era un clima di gelo assoluto poi un po’ alla volta cosa vuoi fare… ho iniziato a scongelarmi. Se ho sposato uno scemo cosa ci posso fare? Ma non finisce qui. Questa cosa in qualche modo so che risalterà fuori. E l’altra sera a casa di Lella, mercoledì che lui ha l’appuntamento fisso con quei cretini dei suoi amici, mentre ne parlavamo lei mi ha detto – Secondo me sarebbe importante che tu cercassi di capire perché ti sei arrabbiata tanto. - - E’ vero.- ho ammesso- Non so neanche io perché. Probabilmente perché lui per me è sempre al primo posto, mentre io per lui no. Non è reciproca la cosa. - - Ti sei sentita sorpassata, insomma.- e io ho aggiunto - Certo, sorpassata e tradita!- Lei, silenziosa, mescolava un pentolone e intanto io parlavo. – Quando gli ho fatto vedere le foto di Merano mi ha chiesto chi era il tipo vicino a me a tavola. - Un amico di Pietro.- gli ho detto. E’ stato zitto per un po’, poi ha fatto – Ti guarda in un modo che non mi piace per niente!- Gli avrei spaccato il muso! Cosa? – ho pensato- Hai anche il coraggio di fare il geloso? Ma va a cagare, va, che fai più bella figura! – Lella si mette a ridere. Poi quando torna seria domanda – Pietro vorrebbe fare una cena a casa sua con voi due il trentuno…cosa dici si può fare o ci sarà ancora maretta?- - Fammi guardare il mio carnet… – dico dandomi arie da grande impegnata- si può fare. – Lella ritira i piatti dove abbiamo mangiato il minestrone e mette in tavola dei piccoli bicchierini – Ti va un po’ di grappa di ruta?- - Ma si dai! Affogo i dispiaceri nell’alcol!- dico cercando di buttarla sul ridere.
-Inizia fin da subito a fumare il Kalumet della pace. Ogni giorno, mi raccomando!- - Non fumo, non ho mai fumato e non ho intenzione di cominciare adesso. Comunque non preoccuparti, metteremo da parte le questioni personali. – Lella si alza – Torno subito …- Dopo due minuti torna con un paio di guanti e un maglione di lana – I guanti li ho pensati per G. Cosa dici gli piaceranno? E per Pietro questo maglione…- - Non se li merita ma credo proprio che sarà contento. Anche io comunque gli ho fatto un regalo… una agenda, anche se è stronzo!- Poi prendendo in mano il maglione che ha comprato per Pietro, osservo – Avrai speso parecchio in questo, si vede che è lana buona.- -Ho speso abbastanza, ma non un capitale. Ma quell’uomo è un tesoro, vale tutto l’oro di questo mondo!- Aspetta qualche anno, penso dentro di me, e il tuo principe sarà molto meno sfavillante! Mi sta venendo un po’ di tristezza. Lella mi guarda e dice - Non fare quella faccia. Guarda che ho preso qualcosa anche per te, ma voglio farti una sorpresa.- La abbraccio forte e dico – Cosa farei senza di te?-