Coda alla vaccinara e purè liofilizzato
Purtroppo il gruppo di autostima è finito e all’ultimo incontro eravamo tutti molto tristi. Io, ma non sono stata l’unica, ho fatto anche qualche lacrimuccia. Anche se ci siamo ripromessi di continuare a vederci sappiamo che non sarà più come adesso. Sabato sera ci sarà la cena di fine corso. Che triste!
L’influenza è passata ma mi ha lasciato una bella tosse che mi tormenta soprattutto di notte. Nonostante questo mi sento di buon umore e carica di energia nuova. Forse sento la primavera. Al lavoro in questi giorni in ufficio c’è un po’ di calma ma la settimana scorsa è stata infernale. Io e Alessandra, la mia collega, dovendo portare in giro i clienti abbiamo sempre mangiato al ristorante. Ogni tanto anche il nostro capo ci faceva compagnia. La sera arrivavo a casa distrutta e quasi quasi G., poveraccio, non lo vedevo neanche. Comunque è andato tutto bene a parte qualche piccolo imprevisto. Alla fine Dominici, il mio capo, ci ha fatto i complimenti. Ci credo ci siamo fatte un culo! Un giorno uscendo dal ristorante prendendomi a braccetto ha detto -In questi giorni, cara mia, sei particolarmente spumeggiante…cosa ti succede?- L’ho guardato sinceramente stupita perché di solito parla il minimo indispensabile e ho farfugliato una stupidaggine qualsiasi. Non contento ha ripetuto con Alessandra -Non sembra anche a te che in questo periodo sia diversa?- -E’ vero. Non avrai mica l’amante?- ha detto lei ammiccando. Li ho guardati sbalordita, loro sono scoppiati a ridere.
In questo periodo Lella l’ho sentita solo per telefono. Spero di vederla presto, magari anche sabato prossimo se è libera.
Ieri sera mi ha telefonato alle nove. Io ero già a letto con gli occhi quasi chiusi ma nonostante questo è stata una lunga chiacchierata. Quasi un’ora. Nel suo reparto le sue colleghe parlano sempre di roba da mangiare e programmi di cucina. Lei si annoia con quei discorsi ma un pomeriggio che era di riposo se l’è presa comoda e sdraiata sul divano ha guardato un po’ di tivù ed è capitata su un famoso programma di cucina. Parlavano di un piatto romano: la coda alla vaccinara. E fin qui tutto bene.
A questo punto però mi ha detto – Sai con cosa hanno accompagnato questa bella ricetta?-
- Non saprei proprio…-
- Con un bel purè fatto con le bustine!-
Sono scoppiata in una gran risata. Mi sono fermata solo quando ho cominciato a tossire di brutto.
Allora ho chiesto – Come con le bustine? Ma quelli già pronti?-
- Si, si quelli in polvere!- ha risposto la mia amica fenomenale.
- Ma dai in un programma di cucina? Non ci posso credere…sono proprio fuori!-
-Infatti! E ti dirò di più, era così scema quella tipa che ha anche sbagliato a prepararlo!-
- Ma forse faceva apposta…- ho detto incredula - magari era una presa in giro del programma vero.-
-No non era una presa in giro e quella tipa ha scritto anche un sacco di libri di cucina.-
Abbiamo cominciato a ridere e non riuscivamo più a smettere. Poi a un certo punto tornando seria ha detto – Pensa che una volta li guardavo anch’io quei programmi. E mi sembravano perfino istruttivi! Certo che ne ho fatti di passi avanti!-
- Eh si.-
Abbiamo riso ancora parecchio col purè liofilizzato poi le ho raccontato quello che mi ha detto il mio capo. E’ rimasta un po’ in silenzio poi ha detto –Dai confessa…hai l’amante!-
- Si nell’armadio! –
- Beh è un classico!- ha detto Lella continuando a ridere. Poi G. è entrato perché cercava un paio di pantaloni pulito. Ha aperto l’armadio. Era troppo, non riuscivo più a fermarmi.
Comunque alla fine, io e Lella, siamo riuscite a metterci d’accordo per sabato pomeriggio.