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APPLICAZIONI TELEFONICHE CONTA CALORIE


Una cosa che trovo  veramente assurda è il conteggio delle calorie giornaliere assunte con gli alimenti e consumate con l’attività fisica tramite applicazioni sul cellulare. Ce ne sono molte gratuite che però propongono anche prodotti da comprare.

Nella panoramica su internet che mi sono fatta prima di scrivere questo articolo purtroppo in nessuna ho trovato un accenno agli stimoli fisiologici di fame e sazietà.

Più o meno si somigliano tutte:
• Hanno un data base con molti cibi per controllare gli apporti calorici e i relativi nutrienti dietetici (proteine, grassi, zuccheri, fibre, acqua) assunti;
• Calcolano il dispendio energetico nelle varie attività fisiche.
Alcune applicazioni sono più accurate di altre nei conteggi, ma sono comunque inutili.

Ma partendo dal concetto, basilare per me, che l’assunzione del cibo deve essere regolata dallo stomaco e non da un aggeggio esterno al nostro corpo questi calcoli sono del tutto campati in aria.


PERCHÉ?

La risposta è semplicissima:

non conosciamo veramente il nostro reale consumo giornaliero. Tutto si basa su stime, che per quanto accurate, possono davvero non avere niente a che fare col nostro corpo, inteso come fisico di Elisabetta Giovetti o Paola Pincopallo o Giada Caiasempronio.
Che ne sappiamo VERAMENTE, MA PROPRIO VERAMENTE di quanto abbiamo consumato oggi stando sedute a battere sulla nostra tastiera per due ore?


Il telefono ci dice X calorie.
Ma in che periodo del ciclo siamo?
Siamo tranquille o incazzate?
Abbiamo dormito stanotte?

Questi fattori possono modificare sensibilmente il nostro metabolismo basale.
Inoltre, secondo alcuni studi, l’uso di queste applicazioni può peggiorare la preoccupazione per il proprio peso innescando dannosi metodi di compensazione per smaltire le calorie consumate in eccesso. Tutto questo può facilitare l’insorgenza dei disturbi alimentari o il peggioramento dei sintomi, quando già presenti.
L’ossessione per il controllo delle calorie ingerite e consumate sottopone la nostra materia grigia a un logorio subdolo e costante che ci ruba energia e vita peggiorando la qualità delle nostre giornate. Le sbarre della gabbia in cui viviamo, senza rendercene conto, diventano sempre più robuste e inattaccabili. Le nostre giornate non sono altro che un computo di calorie che non è mai in pari.
E tutto questo su basi puramente teoriche senza nessuna base realistica.


Mi rendevo conto dell’importanza delle emozioni nelle oscillazioni di peso delle anoressiche. Aumentavano nei periodi in cui erano tranquille diminuivano quando qualcosa, nella loro quotidianità, sconvolgeva il loro fragile equilibrio. Questo senza modificare quello che ingerivano e riportavano sul diario alimentare.
La variazione dei consumi l’ho provata anche su me stessa:
quando qualche evento mi fa infuriare di brutto perdo peso.
Lo recupero quando torno tranquilla.
Non so perché però è fisiologico. Io mi fido del mio corpo, lui sa molto su di più di me di qualsiasi applicazione telefonica di ultima generazione.
È un po’ vecchiotto ma è sano e anche saggio.

CONCLUDENDO LASCIAMO STARE CERTE ROBE E ASCOLTIAMOCI DI PIÙ!



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