MOMENTI CRITICI DURANTE LA GIORNATA
Una cosa molto importante è riconoscere quando la voglia di mangiare prende il sopravvento su di noi. Osserviamo il nostro diario alimentare: ogni tanto succede che mangiamo senza motivo? Più che altro senza fame, perché un motivo c’è sempre. Non siamo stupidi. Consideriamo dove, quando, in compagnia di chi e cominciamo a ragionare.
Un momento tipico in cui le persone mangiano senza fame è il ritorno a casa alla fine di una giornata di lavoro. Spesso la prima cosa che si fa appena entrati in casa è andare in cucina e aprire il frigorifero. In quel momento siamo stanchi, siamo reduci da un viaggio strizzati in un mezzo pubblico o in mezzo al traffico cittadino, forse anche incazzati.
In poche parole, insomma, abbiamo proprio bisogno di rilassarci. Questo è il momento in cui, se sappiamo che c’è la cioccolata di tre anni fa, rimasta da pasqua, nel fondo dell’armadio, la andremo a cercare. Per evitare questa disastrosa caduta di stile, decidiamo cos’è la cosa che ci piacerebbe di più fare, scartando il mangiare, ovviamente. Cominciamo facendo una lista delle cose o attività casalinghe che hanno un potere calmante su di noi. Proviamo, un po’ alla volta, tutte le opzioni fino a quando non abbiamo trovato quella giusta per noi. Anche se è ridicola non importa, basta che sia utile allo scopo. Per esempio abbiamo ancora i piatti di mezzogiorno da sistemare, ma siamo convinti che un bel solitario ci metterebbe di buon umore? Giochiamoci! Oppure una corsetta sul tapis roulant ci calmerebbe i nervi? Montiamoci sopra! Ci piace lo smalto alle unghie? Sbizzariamoci, fiori, cuori, stelline! Ci piace leggere, leggiamo! Dobbiamo convincerci che la nostra salute viene prima di tutto e abbiamo diritto a quel piccolo spazio per noi, per essere più sorridenti e pazienti con i nostri familiari. Insomma dedichiamo un po’ di tempo a rilassarci e impariamo a farlo senza mangiare e senza sensi di colpa. Ci sono un sacco di cose piacevoli da fare oltre al mangiare che probabilmente noi non abbiamo mai considerato.
A volte sono alcune persone che ci creano ansia. Se abbiamo qualche amica, parente, collega di lavoro che produce questo effetto su di noi e abbiamo già trovato una valida alternativa al mangiare, appena il soggetto indigesto scompare dietro l’angolo mettiamola in atto.
La cucina e tutti i luoghi della casa dove il mangiare è più facilmente raggiungibile, all’inizio del nostro percorso riabilitativo, sono terreni minati per noi. Quindi è fondamentale stabilire delle regole e degli orari in cui possiamo entrare in cucina o nei luoghi dove sappiamo che c’è cibo. Certe volte può essere efficace stabilire dei percorsi all’interno della nostra casa e una lista di cose da fare che ci tenga distanti dalla cucina fino all’ora in cui abbiamo stabilito di poter entrare.
Anche durante i pasti principali cerchiamo di concentrarci su quello che mangiamo. Non alziamoci continuamente per prendere questo e quello, per imboccare e tagliare la bistecchina ai figli ormai più alti di noi.
Non è ora che si arrangino?
Tutto questo carosello durante i pasti (televisione compresa) ci distrae, diminuisce la nostra attenzione su quello che stiamo mangiando e quindi la nostra consapevolezza.
In poche parole ci rema contro!
Una cosa simpatica potrebbe essere quella di segnare sul diario i nostri successi.
Impariamo a evidenziare i successi, non diamoli per scontati perché non lo sono.
Anche durante i pasti principali cerchiamo di concentrarci su quello che mangiamo. Non alziamoci continuamente per prendere questo e quello, per imboccare e tagliare la bistecchina ai figli ormai più alti di noi.
Non è ora che si arrangino?
Tutto questo carosello durante i pasti (televisione compresa) ci distrae, diminuisce la nostra attenzione su quello che stiamo mangiando e quindi la nostra consapevolezza.
In poche parole ci rema contro!
Una cosa simpatica potrebbe essere quella di segnare sul diario i nostri successi.
Impariamo a evidenziare i successi, non diamoli per scontati perché non lo sono.