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COSA DEVE ESSERCI IN CASA E COSA E' MEGLIO CHE NON CI SIA


Mangiare meglio implica per prima cosa cambiare modo di comprare e diventare consumatori più attenti. Se veramente vogliamo migliorare il nostro modo di alimentarci dobbiamo facilitarci la strada.
Cominciamo prendendo coscienza del fatto che, all’inizio di questo cammino, il cibo ha un potere su di noi più o meno forte, a seconda dei casi. Se no non sareste qui a leggere quello che scrivo. E questo non perché siamo stupidi, deboli o altre robe del genere. E’ semplicemente il risultato di anni di diete e di un bombardamento pubblicitario, a cui tutti siamo soggetti che ci spinge a mangiare più del necessario e male. Cominciamo a sgombrare la nostra casa da tutto il cibo inutile. Quindi merendine, cioccolatini, salatini, snack vari, patatine, gelati, bibite, eccetera eccetera. Se abbiamo un momento di debolezza e sappiamo che in casa ci sono i cioccolatini anche se nascosti nel fondo dell’armadio, dove noi stessi li abbiamo messi sperando con questo strattagemma di allontanare da noi il loro pensiero, li andremo sicuramente a cercare. E non perché siamo particolarmente idioti, tutti siamo così. Riempiendoci la casa di cose che ci fanno male e imponendoci di non mangiarle ci complichiamo solo la vita. Ci stiamo mettendo i trabocchetti da soli. Possiamo liberarci delle porcherie regalandole alla vicina che ci sta antipatica, portandole sul nostro posto di lavoro o in qualsiasi altro posto dove c’è un certo numero di bocche pronte a divorarle. Se poi vogliamo dormire sonni tranquilli senza avere sulla coscienza i danni alle coronarie di qualcuno apriamo il bidone, lo riempiamo per bene, lo chiudiamo e lo portiamo nel cassonetto. Questa è la soluzione più difficile perché fin da piccoli ci parlavano dei poveri bambini sofferenti dell’Africa, ma per fortuna quei bambini non lo verranno mai a sapere. Resterà per sempre un segreto tra noi e la nostra pattumiera. Inoltre ingolfare il nostro stomaco con patatine o altre porcherie non giova a noi, ma neanche ai bambini africani.



REGOLE SEMPLICI PER FARE LA SPESA



Cominciamo a dedicare alle compere alimentari più tempo e attenzione:

1. FACCIAMO UNA LISTA DEGLI ALIMENTI CHE VOGLIAMO AVERE IN CASA:
• pane, pasta, riso, polenta, craker o grissini, patate, (attenzione sono un tubero e non una verdura);
• carne, uova, formaggi, pesce. Se solitamente teniamo diverse qualità di formaggio cominciamo eliminando quelle che ci attirano di più, sempre per il discorso di prima (ridurre la tentazioni, magari lasciandone solo uno per andare per gradi);
se proprio consideriamo la nostra vita inutile senza quel tipo di formaggio possiamo scendere a patti con noi stessi e decidere di comprarne una piccola quantità, per esempio, una volta alla settimana. Non dobbiamo mai porci obbiettivi troppo difficili e irragiungibili. Sarebbe un fallimento assicurato e un duro colpo alla nostra autostima probabilmente già alle corde dopo anni di diete impossibili.
• verdura, cominciando da quelle che mangiamo più volentieri per poi introdurne altre un po’ alla volta.
• frutta idem come per la verdura;
• latte (va bene anche intero) con qualche yogurt, se lo usate;
• biscotti per la colazione, se ne avete duecento mila qualità, comportatevi come per i formaggi;
• merendine per i bambini, cerchiamo quelle con meno grassi e di migliore qualità (burro e olio extravergine di oliva). Teniamo in casa un tipo di merendina, massimo due;
• grassi di condimento. Preferibilmente usate solo olio di oliva extravergine. Cercate di usarlo crudo e riducete i soffritti;
• zucchero e miele. Il miele è un alimento ricco di sali minerali e vitamine mentre lo zucchero apporta solo calorie. Non usate dolcificanti costano salati e non servono a niente. Se vi accorgete con il diario alimentare di usare troppo zucchero riducetelo un po’ alla volta.
• vino;


L’unica cosa che potreste eliminare di pacca sono le bibite. Sono completamente inutili, sono molto zuccherine e, a mio parere, sono anche cattive. Sono calorie assolutamente superflue!

In poche parole cominciamo a ridurre sia la varietà che la quantità degli alimenti della nostra dispensa. Cerchiamo di non farci prendere da troppa foga e di non essere troppo drastici. E’ più facile stufarsi in questo modo. Dal troppo si deve arrivare al giusto gradualmente. Un errore non è la fine del mondo, ci serve per imparare.


2. ANDIAMO AL SUPERMERCATO CON UNA LISTA;

3. NON ANDIAMOCI A STOMACO VUOTO, SAREMO PIU’ ATTIRATI  DAL CIBO;

4. LEGGIAMO LE ETICHETTE:

gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente. Questo significa che quello scritto per primo è contenuto in maggior quantità rispetto a tutti gli altri e l’ultimo in minor quantità, infatti in genere alla fine dell’elenco si trovano gli additivi.
• Esempio:
abbiamo due prodotti che contengono entrambi zucchero e miele, ma uno dei due riporta nell’etichetta  il miele prima dello zucchero e l’altro dopo. Quello in cui il miele è scritto prima contiene più miele che zucchero e l’altro il contrario. Possiamo concludere, quindi, che quello con più miele è di qualità migliore perché il miele è più pregiato dello zucchero. Inoltre il primo prodotto, dal punto di vista  nutrizionale, è migliore.


5. CERCHIAMO DI CONFRONTARE LA QUALITA’ E I PREZZI TENENDO ANCHE CONTO DELLE QUANTITA’. SCEGLIAMO SEMPRE PRODOTTI CON UN PREZZO MEDIO A MENO CHE NON CERCHIAMO VERAMENTE UN PRODOTTO DI QUALITA’ SUPERIORE (come specialità regionali, vini D.O.C,) RICORDIAMO CHE I PRODOTTI CHE SPERANO CHE COMPRIAMO SONO SEMPRE  MESSI ALL’ALTEZZA DEI NOSTRI OCCHI, QUINDI CONTROLLIAMO SEMPRE ANCHE GLI SCAFFALI IN BASSO E IN ALTO.

6. NON TRINCERIAMOCI DIETRO AL FATTO CHE NON CAPIAMO COSA SONO QUEI PAROLONI, ORMAI CON INTERNET SUI NOSTRI TELEFONI NON ABBIAMO PIU’ SCUSE! COMINCIAMO A PENSARE CHE E’ MEGLIO MENO CIBO, MA DI QUALITA’ MIGLIORE!

7. COMINCIAMO A COMPRARE PIU’ FRUTTA E VERDURA E DIMINUIAMO LE QUANTITA’ DEGLI ALTRI ALIMENTI.

8. CERCHIAMO DI INDIVIDUARE IN OGNI ALIMENTO CHE COMPRIAMO L’INGREDIENTE PIU’ PREGIATO. Es: la cioccolata. Nella cioccolata l’ingrediente pregiato è il cacao quindi la cioccolata migliore sarà quella che ne contiene di più. Nei dadi da brodo l’ingrediente più pregiato sono le verdure essiccate, quindi i migliori le avranno ai primi posti negli ingredienti. Nella marmellata è la frutta quindi in quelle migliori, nell'elenco degli ingredienti, la frutta sarà scritta prima dello zucchero. Non è difficile basta cercare di ragionare su quello che compriamo e magari aiutarci con qualche ricerca su internet.

9. Per quanto riguarda i cibi conservati, i migliori metodi di conservazione sono quelli antichi che non richiedono l’aggiunta di additivi chimici. Tra questi abbiamo la salatura, l’affumicamento, l’essicazione. I prodotti inscatolati, in genere non hanno additivi (fanno eccezione le carni in scatola addizionate di nitriti, composti simili alla nicotina, molto dannosi. Vengono aggiunti sempre anche nei salumi industriali) perché sono sterili. Per quanto riguarda i prodotti congelati, bisogna ricordare che il freddo ferma la proliferazione dei microrganismi, ma non li uccide (la sterilizzazione si, invece). E’ importante quindi che venga rispettata la catena del freddo.

10. Occhio alle offerte. Avete mai pensato se i prodotti che sono in offerta vi servono veramente? Ricordate sempre che più cibo abbiamo in casa e più saremo tentati di mangiarlo. Cercate di approfittare delle offerte sui prodotti non alimentari.

11. Molti prodotti oggi espongono sulla confezione esterna la tabella nutrizionale. Questa tabella è sempre riferita a 100 gr di alimento. Riporta il contenuto calorico, la quantità di zuccheri o amidi (sono simili), delle proteine, dei grassi o degli oli, delle vitamine e dei sali minerali contenuti in questi 100 gr di alimento. Quasi mai riporta la quantità d’acqua (o percentuale di umidità) contenuta. Imparare a guardare la tabella nutrizionale è importante per cominciare a scegliere alimenti equivalenti, ma con meno grassi. Anche una differenza di pochi grammi può aumentare abbastanza il valore calorico totale perché i grassi sono sempre più calorici di tutti gli altri componenti chimici. Hanno tutti lo stesso valore calorico. RICORDATE: sul valore calorico di un alimento incide anche la percentuale d’acqua presente perché l’acqua appesantisce senza aggiungere calorie. Esempio: hanno più calorie i craker o il pane? I craker perché sono più asciutti, stesso discorso vale per i formaggi. I più calorici sono sempre quelli più stagionati. Concludendo un alimento è più calorico di un altro se è più grasso o più secco.



12.
ALLE CASSE
LE CASSE SONO PEGGIO DELLE FORCHE CAUDINE. LI’ IN CODA CI ASPETTANO LE PEGGIORI SCHIFEZZE, CIOCCOLATA, NUTELLA, TIC-TAC, CARAMELLE DI TUTTI I TIPI. NON SONO LI’ A CASO, MA PERCHE’ VOGLIONO CHE NOI LE COMPRIAMO. QUEI PRODOTTI PAGANO UNA SPECIE DI AFFITTO PER ESSERE MESSI IN QUEL POSTO! PIUTTOSTO SE PROPRIO ABBIAMO LA DANNATA ABITUDINE DI DOVER SGRANOCCHIARE QUALCOSA IN ATTESA DI PAGARE, PORTIAMOCI UN PACCHETTO DI CRAKER DA CASA. NON SPENDEREMO SOLDI INUTILI, MANGEREMO QUALCOSA DI PIU’ SANO SENZA RITROVARCI ALL’USCITA CON UNA PORCHERIA IN TASCA.


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